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Nel mese di luglio del 2009 è uscito The Secret of Monkey Island: Special Edition, una versione dotata di grafica totalmente ridisegnata e dialoghi doppiati, per le piattaforme Xbox Live Arcade, Microsoft Windows ePlayStation Network. L'interfaccia grafica è diversa dalla versione originale, in quanto verbi e inventario, non più presenti nella parte bassa della schermata, sono richiamabili in menu separati che appaiano sullo schermo alla pressione di un tasto.
2009 by Lucasfilm Games ©
Secret of Monkey Island: Special Edition è disponibile su Xbox 360 e PC, via Digital Delivery, al modicissimo prezzo di 9,90 €. Il fatto che all'interno sia presente la versione originale, con i pixellosi sprite dell'epoca, le animazioni scattose, e le scimmie a tre teste, è sufficiente per consigliare l'acquisto praticamente a chiunque.
L'avventura di Guybrush e Elaine, minacciati dal temibile pirata Le Chuck, resta ancora oggi piacevolissima da affrontare. Il ritmo di gioco, nonostante la staticità del genere di appartenenza, è fin da subito serrato: diluendo i preamboli narrativi lungo tutto il corso della prima parte (Le Tre Prove), Monkey Island mette immediatamente il giocatore di fronte ad una varietà di ambienti e situazioni invidiabile, che si moltiplicherà poi quando il giovane pirata salperà dalle rive di Melee Island (™). Impeccabili, poi, i dialoghi e le scenette comiche, o la capacità di prendere in giro la stessa struttura delle avventure dell'epoca. Secret of Monkey Island, insomma, grazie a personaggi memorabili, enigmi inverosimili (ma -a suo modo- logicissimi), scorci indimenticabili, resta ancora oggi un titolo da giocare. Per capire, se non altro, da dove veniamo. Eppure, sappiamo bene che le nuove leve del popolo videoludico hanno bisogno d'un sollazzo che sia anche visivo. Per questo l'edizione speciale in oggetto può vantare di un totale restyle grafico, che cerca comunque di mantenere invariato lo spirito originale dell'opera. Il lavoro globale può dirsi sinceramente riuscito, pur con i suoi alti e bassi. Se lo sprite del protagonista non è affascinante quanto quello "antico" (soprattutto per una capigliatura non certo azzeccata), i molti personaggi, comprimari e non, appaiono versioni ottimamente aggiornate di quelli storici. Il tratto è sempre spigoloso ed insicuro, quasi amatoriale: l'effetto globale, mescolato con le pennellate ad acquerello degli sfondi e con le animazioni schizofreniche e scheletriche, è senz'ombra di dubbio efficacissimo. Bellissimi gli artwork che accompagnano i “close up” sui volti dei character più importanti. Generalmente, il look della special edition riesce nel non facile compito di trasmettere il senso di un'antichità profonda e vitale: un colpo d'occhio in qualche modo anacronistico, ma che compiace e non sfigura, ad un esame meticoloso ed oggettivo.
Inutile dire, però, che il lavoro più eccezionale riguarda il comparto sonoro. Le musiche d'accompagnamento, interamente rimasterizzate, sono un bellissimo tributo al lavoro Michael Land, e già le note del Main Theme accendono un piccolo fuoco nell'anima. E' però il doppiaggio la vera star della Special Edition: ogni linea di dialogo è pronunciata con inflessione perfetta, e riesce a ravvivare la permanenza su Melee Island in maniera impeccabile. Perfetto l'accento cockeny dei pirati da sfidare a duello.
Non sono però tutte rose e fiori. Al di là delle questioni puramente estetiche, in cui il gusto di ognuno si scontrerà con lo stravagante restyle visivo, l'organizzazione dell'interfaccia non pare affatto migliorata. Per fare in modo che il prodotto fosse giocabile anche su Console, via Pad, si è optato per un sistema che nasconde sia l'inventario che la lista delle azioni: entrambi i menù sono richiamabili alla pressione di un tasto, mentre il cursore si limita a suggerire, se posizionato su un oggetto o una persona, l'azione più comune per interagire con esso. Forse questo è l'unico sistema per rendere Monkey Island facilmente fruibile tramite Pad, ma su PC la navigazione diventa di certo meno immediata, nonostante le scorciatoie da tastiera (“P” per “Pick”, “G” per “Give”, “U” per “Use”, e così via).
Segno incontrovertibile che i tempi sono cambiati, se persino un titolo tanto legato al Personal Computer si piega di fronte allo strapotere delle Home Console.
(da everyeye.it)
Requisiti: |
- Xbox 360,
PlayStation 3 oppure PC Windows |
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