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L'idea di Monkey Island, Ron Gilbert la ebbe quando fece un giro nel "Pirates of the Caribbean ride", attrazione di Disney World. Molte sono, infatti, le similitudini con la saga cinematografica con Johnny Depp ed Orlando Bloom "I Pirati dei Caraibi", anch'essa ispirata alla medesima sezione del celebre parco.
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primi disegni del protagonista furono creati con il programma Deluxe Paint e salvati genericamente come "guy" (il tizio) così, a causa dell'estensione aggiunta dal programma (brush), il nome del file risultò guy.brush. Tale nome fu poi scelto come quello definitivo.
- A quanto pare nel gioco ci sono dei riferimenti a persone che hanno lavorato alla LucasArts e infatti: l'originale primo piano di Elaine in Monkey Island 1 (nella scena in cui Guybrush è senza parole), corrisponderebbe a quello di Avril Harrison, un'artista che all'epoca lavorava per la LucasFilm Game;
Carla, il maestro della spada, sembra essere Carla Green, che all'epoca era impiegata alla LucasFilm Game Product; inoltre il troll del ponte sembra essere il ritratto sputato di George Lucas.
- In Monkey 1 all'inizio sul ponte il troll vi dice che per farvi passare vuole "qualcosa che attiri l'attenzione e che non abbia nessuna importanza". Questo e' un enigma basato su di un gioco di parole anglosassone. Infatti l'aringa rossa (red herring) e' un'espressione che significa "specchietto per le allodole".
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Nella documentazione dei giochi la LucasArts rassicura sempre il giocatore che nessuna scimmia è stata maltrattata durante la creazione di questo gioco.
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In ogni sua apparizione, Stan ha sempre una giacca un po' particolare, con una texture fissa che fa apparire dei quadrettoni viola, strani e riconoscibilissimi.
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Monkey Island era disponibile per più piattaforme. Sul PC poteva beneficiare di un più elevato numero di colori (256 se si possedeva una scheda grafica VGA), mentre su Amiga si godeva di un sonoro senza rivali con la intro dominata da caldi panflutes.
- All'epoca c'era molta attesa per l'uscita di ogni avventura grafica della Lucas. Monkey 1 non fece eccezione, al punto che arrivò sul finire della settimana che precedeva l'uscita un grosso ordine di copie per una grande catena. Gli imballatori non lavoravano il sabato e la domenica, ma saltare quei due giorni sarebbe stato fatale per l'ordine. I membri del tram decisero allora di imballare di persona nel week-end le confezioni necessarie a completare l'ordine. Se qualcuno di voi ha la confezione originale americana di Monkey 1 sappia che potrebbe essere stata toccata anche da Ron Gilbert in persona!
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Il nome del bar dell'isola di Mêlée in cui Guybrush incontra i Pirati dall'aspetto importante, nel primo episodio, è Scumm Bar, in onore all'utility che ha reso celebri le avventure LucasArts.
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A quanto pare Ron Gilbert, il creatore dei primi due Monkey Island, aveva già deciso di fare un seguito, perché quella storia era destinata ad essere una trilogia. Infatti, lui aveva già scritto Monkey Island 3, ma non quello che conosciamo noi, un altro completamente diverso. La trama, purtroppo, è sempre rimasta un mistero, in quanto lui stesso non ha voluto rivelarla. Nelle numerose interviste ha dichiarato che Monkey Island 3 gli era piaciuto abbastanza, ma c'era un grosso errore: Elaine NON AVREBBE MAI DOVUTO SPOSARE GUYBRUSH. Ron Gilbert attualmente sta progettando giochi educativi per la Cavedog, e dice che non ha mai giocato a Monkey Island 4. Forse perché non lo ritiene un degno Monkey Island.
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Nella versione italiana di Monkey Island 3 è stata tagliata, o meglio, non è stata inserita proprio, la famosa (in America) Pirate Song. Questa canzone è cantata dai tre barbieri di Puerto Pollo, Haggis, Bill, e Edward, sul Cetriolo di Mare: i tre barbieri-marinai stanno cantando e ballando la Pirate Song, e Guy, nell'ultima frase dell'elenco, cerca di calmarli dicendo: "Non è tempo di canzoni! Dobbiamo muoverci!". Noi italiani non abbiamo l'opportunità di sentirla nel gioco, nè in italiano nè in inglese.
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Con il personaggio del Signor Fossey, seppur in modo scanzonato, la LucasArts ha voluto, probabilmente, rendere omaggio alla celebre zoologa Dian Fossey, assassinata nel 1985, mentre studiava e proteggeva un gruppo di gorilla da lei osservati per anni nelle foreste di montagna del Rwanda.
- La capacità di Guybrush di mantenere il respiro è menzionata in Quest for Glory V (una serie di avventure grafiche/videogiochi di ruolo sviluppata da Corey e Lori Ann Cole), dove, una volta affogato, il giocatore viene apostrofato con questo messaggio: "Questa è la lezione che avresti dovuto imparare -- Non sei Guybrush Threepwood. Quando sei circondato dall'acqua -- sali a galla prima di affogare". Un messaggio simile è presente quando si affoga in Indiana Jones e il destino di Atlantide.
- Anche in Simon the Sorcerer II, se il giocatore chiede ad un genio di essere mandato al negozio di Calypso, la seconda volta si ritroverà in fondo all'oceano. Tornando alla caverna, Simon menzionerà che l'abilità di mantenere il respiro per dieci minuti è un "requisito standard per ogni eroe di un gioco d'avventura".
- Un terzo riferimento all'abilità di Guybrush di tenere il respiro è presente in Bright Side of the Moon, nel quale il protagonista, Sam, è intrappolato in un serbatoio d'acqua e commenta: "Posso tenere il respiro solo per nove minuti!"
- Nel terzo e quarto episodio, Guybrush menziona una inspiegabile paura della porcellana. Questa fobia potrebbe essere un divertente riferimento alla paura di Indiana Jones dei serpenti. Alcuni credono che questa inusuale paura potrebbe essere nata nel primo episodio, quando un vaso viene rotto durante un combattimento fuori schermo tra Guybrush e lo sceriffo Fester Shinetop (sempre LeChuck travestito). Questa spiegazione è dubbia, però, perchè Guybrush non ha paura nell'analizzare la porcellana della villa di Elaine durante MI2.
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